Il cardamomo è una spezia che si ottiene dai semi di una pianta erbacea tropicale, la Elettaria cardamomum, la stessa di zenzero, pepe e curcuma. L’origine del cardamomo è da ricercarsi nel continente asiatico, in particolare in India e Malaysia, ma ad oggi viene coltivato anche in Cambogia, Vietnam e Sri Lanka.
Questa spezia vanta notevoli proprietà benefiche e il suo uso come fitoterapico risale a tempi antichissimi. Nella medicina ayurvedica, ad esempio, il cardamomo viene considerato un rimedio efficace per la tosse e i disturbi del sistema urinario; nella medicina tradizionale cinese, invece, viene impiegato come rimedio contro i disturbi dell’apparato gastrointestinale. Infine, secondo gli Arabi, il cardamomo viene elogiato per i suoi poteri afrodisiaci.
Il cardamomo è ricco di nutrienti e micronutrienti, tra i quali vitamine (A, B1, B2, B3, B6, C), minerali (ferro, zinco, fosforo, magnesio, rame, calcio, potassio e manganese), terpeni ecc.: il cineolo contenuto nei semi di cardamomo, infatti, conferisce alla spezia un incredibile potere antibatterico, in grado di purificare la bocca e di rinfrescare l’alito. Ulteriori ricerche dimostrano che l’estratto di cardamomo può ridurre del 54% il numero di batteri patogeni nei campioni di saliva contrastando l’infiammazione gengivale e patologie a carico dei tessuti duri come le carie.