PERCHÈ I NEONATI PRODUCONO TANTA SALIVA?
Alcuni genitori si chiedono come mai molti neonati e bambini piccoli nei primi mesi di vita tendano a “sbavare” molto, riempendo di saliva i vestitini ed i bavaglini.
È bene precisare, fin da subito, che l’aumentata produzione di saliva in tenerissima età è nella maggior parte dei casi una condizione fisiologica, del tutto normale e non deve quindi destare particolari preoccupazioni.
IMPORTANZA DELLA SALIVA
Il ruolo della saliva è estremamente importante nell’adulto e ancora di più lo è nel bambino in fase di crescita e di sviluppo, aiutando la formazione del bolo alimentare durante la masticazione e la successiva deglutizione lungo il tubo digerente.
La saliva gioca un ruolo fondamentale nella preservazione della salute del cavo orale: viene prodotta dalle ghiandole salivari durante tutta la giornata, con un aumento di secrezione in corrispondenza dei pasti per favorire la formazione del bolo alimentare; andando poi a rivestire la superficie dei tessuti duri (denti) e molli (gengiva, mucose) della bocca svolge un incessante compito di lubrificazione e di detersione delle superfici con cui entra in contatto.
La saliva contiene inoltre molecole enzimatiche come la lattoferrina, il lisozima, la lattoperossidasi ma anche anticorpi che hanno importanti proprietà antimicrobiche, garantendo quindi un primo livello di difesa per l’organismo del piccolo bambino.
CHE FUNZIONI HA LA SALIVA?
La saliva contiene anche una serie di enzimi digestivi (amilasi, lipasi,…), che iniziano quindi il processo di disgregazione e digestione dei cibi prima che vengano spinti nel tubo digerente attraverso la deglutizione.
La saliva svolge un importante ruolo di sistema tampone del ph salivare, grazie al sistema bicarbonato-fosfato, garantendo un riequilibrio (innalzamento) del ph salivare dopo i pasti, contrastando quindi il processo di deminerlizzazione dello smalto dei denti. Anzi, la saliva gioca anche un ruolo fondamentale nei processi di remineralizzazione dei denti, grazie al suo contenuto di minerali che vengono depositati e fissati sulla superficie dei tessuti duri dentali, riducendo il rischio di carie.
L’eccesso di saliva della bocca nel neonato e nel bambino piccolo è dovuto principalmente alla necessità di dover espellere una parte della saliva prodotta a causa del mancato apprendimento del meccanismo della deglutizione, meccanismo neuro-muscolare che viene appreso in modo progressivo nel corso dei primi mesi di sviluppo fino a divenire un automatismo. Il meccanismo di suzione del latte materno dal seno o del latte artificiale dalla tettarella, così come l’utilizzo intelligente del ciuccio, rappresentano il primo passo verso l’apprendimento del processo di deglutizione.
DENTI E SALIVAZIONE
Un altro motivo molto comune per i bimbi in fase di crescita e sviluppo che comporta una eccessiva produzione di saliva e rappresentato sicuramente dalla dentizione: il processo di eruzione dei denti decidui inizia, mediamente, verso il sesto mese di vita con la comparsa dei primi dentini decidui e continua progressivamente ogni 6 mesi circa fino ai 30 mesi di vita del bambino dove mediamente la dentizione decidua viene ultimata ( 10 denti da latte per l’arcata inferiore e 10 per la superiore); il processo di eruzione dei denti decidui attraverso le gengive è causa spesso di dolore e sicuramente di un aumento della produzione di saliva il cui ruolo è quello di lubrificare la zona interessata e lenire, in parte, il dolore.
Durante lo svezzamento, con l’introduzione di cibi più solidi e consistenti, l’aumento della produzione di saliva, oltre per i già citati ruoli di deglutizione e digestione, è legata anche alla percezione di nuovi sapori e di nuovi odori che stimolano l’attività delle ghiandole salivari, meccanismo che viene mantenuto poi anche nell’individuo adulto.
L’aumento della produzione di saliva risulta quindi, nella stragrande maggioranza dei casi, una condizione naturale, fisiologica, tale da non destare preoccupazioni particolari nei genitori. Gli unici effetti “fastidiosi” sono riconducibili ad arrossamenti, irritazioni e screpolature delle labbra e della cute periorale, particolarmente accentuati nei mesi invernali, risolvibili facilmente con l’applicazione di unguenti e creme idratanti e/o protettive dedicate.
QUANDO LA SALIVAZIONE È LEGATA A UNA CONDIZIONE PATOLOGICA?
Ci sono invece alcune situazioni in cui l’aumentata produzione di saliva è legata a condizioni patologiche o para-fisiologiche, soprattutto quando l’iperproduzione di saliva si protrae negli anni successivi al completamento della dentizione: in questo caso si parla invece di “scialorrea” (ipersalivazione)
La scialorrea può esser la manifestazione clinica di altre condizioni patologiche quali:
- Malocclusioni dentali-scheletriche
- Aumentata crescita della lingua (macroglossia)
- Deficit della deglutizione per problematiche del cavo orale
- Reflusso gastro-esofageo, nausea, vomito frequente
- Deficit neurologici
- Infezioni respiratorie
In questi casi occorre approfondire l’aspetto diagnostico e individuare la reale causa che ha determinato la scialorrea, al fine di impostare il corretto percorso di cura. Potrebbe quindi rendersi necessario un trattamento odontoiatrico volto a risolvere problematiche relative al cavo orale o ortogantodontico per risolvere eventuali malocclusioni; il supporto del logopedista è invece indicato per impostare un trattamento rieducativo volto a correggere eventuali anomalie di deglutizione, così come una valutazione con un gastroenterologo qualora si sospettasse un reflusso gastro-esofageo. Qualora invece la secialorrea fosse la manifestazione di patologie neurologiche si renderebbe necessario interpellare un neurologo per individuare la corretta diagnosi ed un piano terapeutico adeguato.
Dott. Marco Cappello
Odontoiatra
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