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PIERCING ALLA LINGUA ED AL FRENULO, LA MODA DEL MOMENTO: MA CHE DANNI POSSONO PROVOCARE?

Piercing o body piercing (dall’inglese to pierce, cioè “perforare”) indica la pratica di forare alcune parti del corpo allo scopo di introdurre oggetti in metallo o di altro materiale, a scopo di ornamento.

La pratica del piercing ha origini antiche, sicuramente preistoriche. Lo scopo principale era quello di distinguere i ruoli assunti dei vari membri all’interno della tribù, per regolare i rapporti tra i vari individui sia nel quotidiano che durante le cerimonie, rendendo palese tutta una serie di informazioni sull’individuo e al suo rapporto rispetto al gruppo di appartenenza.

denti del giudizio

Al giorno d’oggi, con un significato completamente diverso, tra i giovani si sono molto diffusi i piercing in varie parti del corpo, compresi quelli nella bocca ed in particolare alla lingua ed al frenulo gengivale.

In pochi capiscono, però, quanto possano essere pericolosi per la salute orale.

Piercing, cosa sapere prima di farlo

Prima di farsi applicare qualsiasi tipo di piercing orale, è necessario consultare il proprio odontoiatra o igienista dentale, il quale informerà la persona circa eventuali rischi tra cui si potrà incorrere come infezioni, gonfiore, danni alle strutture nervose, alle gengive e la scheggiatura dei denti.

Forando la lingua si può rischiare di danneggiare le terminazioni nervose presenti al suo interno con implicazioni sulle percezioni sensoriali gustative e sui movimenti della lingua stessa.

Piercing, che rischi ci sono?

    Durante la fase di inserimento del piercing viene leso il tessuto di un particolare distretto della bocca (lingua, labbra, guance ecc.) che, oltre che essere molto vascolarizzato, è solitamente sede di numerosi batteri: si potrebbe incorrere, per questa ragione, in un potenziale rischio di sanguinamento copioso e di infezione locale.

    Il continuo contatto del piercing con i tessuti gengivali può provocare danni da sfregamento creando lesioni ulcerose ed aumentando di molto il rischio di recessione gengivale (cioè gengive che tendono a ritirarsi dalla loro posizione naturale) con conseguente rischio di ipersensibilità dentinale e, a lungo andare, anche la perdita del dente.

    Il ripetuto contatto del piercing con il dente può causare delle vere e proprie scheggiature dello smalto dentale con conseguente necessità di ripristino funzionale ed estetico con le tecniche di odontoiatria  adesiva (otturazioni, faccette, intarsi).

    Potrebbe capitare inoltre che le palline o gli anelli del piercing, inseriti nel cavo orale, possano aumentare la salivazione o rendere difficoltosa la masticazione, ma anche provocare difficoltà a pronunciare alcune lettere/sillabe (si può alterare il modo di parlare).

    Esiste poi sempre un rischio di allergie al materiale di cui è composto il piercing: esse si manifestano spesso con dermatiti da contatto e nel caso del cavo orale con la comparsa di stomatiti più o meno dolorose.

    I danni a lungo termine del piercing

    I danni a lungo termine provocati dal piercing a livello dei tessuti del cavo orale sono per lo più irreversibili: per il ripristino dei tessuti duri e molli danneggiati bisogna ricorrere a tecniche di odontoiatria conservativa e/o di chirurgia muco-gengivale.

    Sarebbe opportuno quindi che la persona che volesse sottoporsi al posizionamento di un piercing intraorale facesse una attenta valutazione con il proprio odontoiatra al fine di considerare insieme i rischi di tale  intervento.

    Togliere dente del giudizio

    Dr. Marco Cappello
    Odontoiatria

    Dott Cappello Dentista a Varese
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