Le Afte
La stomatite aftosa, nel linguaggio comune conosciuta come “afta”, è una patologia particolarmente
fastidiosa che interessa i tessuti molli del cavo orale e si manifesta con la formazione di lesioni
caratteristiche in vari distretti della bocca.
Le lesioni, singole o multiple, appaiono come delle aree disepitelizzate di dimensioni variabili da pochi
millimetri (afte minor) fino a pochi centimetri in caso di lesioni importanti (afte major): la mucosa appare
ulcerata, con bordi biancastri, irregolari, a volte sanguinante, estremamente dolente perché vengono
esposte all’ambiente del cavo orale le terminazioni nervose che sono presenti nella sottomucosa. Ci sono
poi afte caratteristiche legate all’infezione da herpes virus che compaiono sulle mucose del cavo orale in corrispondenza delle tipiche lesioni bollose erpetiche.
Le zone più frequentemente interessate dalla comparsa di afte sono la mucosa interna del labbro, della guancia, la superficie della lingua ma anche il pavimento della bocca, la gengiva adiacente gli elementi dentali o la mucosa che riveste il palato molle.
Le lesioni possono essere più o meno dolorose a seconda dell’estensione e della profondità di interessamento tissutale, può esserci difficoltà nella masticazione e nella deglutizione così come nel linguaggio. Febbre e ingrossamento dei linfonodi sottomandibolari possono accompagnare le afte più grandi.
Le cause che possono portare alla formazione di afte possono essere diverse e non sempre facilmente riconoscibili:
- Stress e stanchezza psico-fisica
- Carenze vitaminiche, in particolare vitamine del gruppo B, carenze di ferro, zinco
- Patologie gastro-enteriche, come reflusso gastro-esofageo, la malattia celiachia, morbo di chron e la colite ulcerosa
- Traumi masticatori e da spazzolamento ma anche presenza di denti rotti o restauri incongrui che determinano sfregamento ripetuto sulla mucosa
- Patologie sistemiche, anche neoplastiche
- Squilibri ormonali
- Infezioni virali, come herpes virus
- Terapie farmacologiche sistemiche, esempio con farmaci immuno-soppressori
- Stati di immuno-depressione
- Radio e chemio terapia nei pazienti neoplastici
Le afte hanno un loro decorso spontaneo, si formano nel giro di poche ore e permangono nella sede interessata per un periodo variabile da pochi giorni fino anche ad un paio di settimane in caso di lesioni più estese e profonde. In alcune persone le afte si possono ripresentare nella stessa sede o aree limitrofe a distanza di pochi giorni dalla guarigione (stomatite aftosa ricorrente).
Non esiste una vera e propria terapia che permetta di accelerare il decorso delle afte ma si tratta di trattamenti sintomatici che possono ridurne in parte gli effetti spiacevoli: si possono utilizzare collutori e gel a base di sostanze lenitive ed antalgiche che creano un sottile strato protettivo sulla superficie della lesione, oppure gel a base di amminoacidi, acido ialuronico, acido retinoico che stimolano la riparazione e la rigenerazione tissutale, anche se l’applicazione di queste sostanze e la loro adesione è abbastanza limitata per la presenza della saliva e dal movimento delle mucose. Utili possono essere dei banali sciacqui con acqua e bicarbonato che mantenendo un ph della bocca basico facilitano il processo di ricambio cellulare, ma con già sottolineato non esiste una terapia che possa essere davvero risolutiva per la cura delle afte.
Dal punto di vista alimentare nel momento in cui sono presenti le afte è opportuno evitare alimenti eccessivamente duri e “traumatici” per le mucose così come i cibi acidi e piccanti che oltre ad aumentare il dolore porterebbero ad un ulteriore disepitelizzazione della mucosa orale. E’ consigliabile mantenere un adeguato livello di igiene orale domiciliare al fine di prevenire la sovra-infezione batterica delle lesioni stesse che allungherebbe il decorso, magari utilizzando anche collutori antibatterici che l’odontoiatra saprà sicuramente consigliare.
Dott. Marco Cappello
Odontoiatra
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