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Le recessioni gengivali: Perché le gengive si ritirano?

Che cosa sono le recessione gengivali?

La recessione gengivale è una condizione patologica che consiste nello spostamento in direzione apicale (verso l’alto per l’arcata dentale superiore e verso il basso per l’arcata inferiore) del tessuto gengivale dalla sua fisiologica posizione intorno al dente, lasciando quindi una porzione di dente scoperta. Può interessare persone di ogni età, con differenze a livello individuale, ed è dovuta ad una serie di possibili cause che andremo ad analizzare nel dettaglio.

Come si manifestano le recessioni gengivali

Nella maggior parte dei casi una persona si accorge della recessione gengivale o per motivi estetici, con la tipica condizione di vedere i denti “più lunghi” oppure per l’ipersensibilità più o meno intensa che deriva dallo spostamento apicale delle gengive. In condizioni fisiologiche con tessuti gengivali in perfetta salute, le gengive avvolgono il dente a 360 gradi fino circa a livello del passaggio tra la corona (parte visibile del dente) e la radice. Nel momento in cui la gengiva si “ritira” viene esposta all’ambiente del cavo orale una porzione di radice che, non essendo ricoperta dallo smalto che ha una vera e propria funzione protettiva, a contatto con liquidi e/o alimenti freddi o caldi può determinare l’ipersensibilità.

Oltre alle problematiche estetiche e di ipersensibilità, ulteriori sintomi che si possono presentare nel momento in cui le gengive si retraggono sono:

  • Arrossamento e gonfiore gengivale
  • Dolore gengivale
  • Sanguinamento delle gengive durante le manovre di igiene orale o durante i pasti
  • Alitosi
  • Restringimento delle gengive in assenza di infiammazione
  • Formazione di diastemi, ossia spazi neri tra i denti
  • Mobilità dentale
  • Modifica del colore dei denti (la radice del dente è più scura rispetto alla corona)

Le cause delle recessioni gengivali

Quali sono le possibili cause che determinano le recessioni gengivali:

  • Predisposizione genetica: soggetti con “biotipo parodontale” sottile, ossia con gengive festonate e con spessore ridotto, sono sicuramente più predisposti allo sviluppo di recessioni rispetto ad individui che presentano tessuti parodontali spessi, quindi più resistenti.
  • Gengivite e parodontite: la malattia parodontale (nel linguaggio comune chiamata “piorrea”), provocando una perdita dei tessuti di supporto del dente, determina la formazione di tasche gengivali e spesso è associata anche alla retrazione delle gengive stesse.
  • Scarsa igiene orale: l’accumulo di placca e tartaro provoca una infiammazione dei tessuti gengivali marginali con rossore, gonfiore, sanguinamento in prima fase, seguite poi da una retrazione gengivale più o meno marcata.
  • Tecniche di spazzolamento scorrette: un eccessivo spazzolamento dei denti, soprattutto se associato ad un utilizzo dello spazzolino non corretto (setole tropo dure), provocano la formazione di abrasioni dello smalto e della dentina e la retrazione delle gengive.
  • Trauma: traumi sportivi o incidenti con coinvolgimento dei denti possono provocare lo spostamento o al perdita di elementi dentari ma anche la recessione dei tessuti gengivali coinvolti.
  • Ortodonzia: procedure ortodontiche per lo spostamento dei denti non corrette possono portare ad una eccessiva vestibolarizzazione (spostamento verso l’esterno) dei denti con conseguente spostamento dei tessuti gengivali in direzione apicale.
  • Lavori odontoiatrici incongrui: la presenza otturazioni debordanti o di manufatti protesici non precisi o che si alloggiano in posizione eccessivamente sottogengivale, così come la presenza di ganci di protesi rimovibili che ripetutamente lavorano a livello del margine gengivale, determinano uno stato di infiammazione gengivale cronica che può sfociare in una retrazione dei tessuti gengivali stessi.
  • Piercing: lo sfregamento del piercing sui tessuti duri e molli del cavo orale può provocare rotture di parti della corona dentale e retrazione della gengiva traumatizzata: tipico caso è la recessione vestibolare a livello degli incisivi dell’arcata inferiore nel soggetto portatore di piercing al labbro.
  • Fumo: il fumo di sigaretta agisce come da co-fattore, tendendo ad aggravare le recessioni gengivali createsi per altre cause a motivo della minore vascolarizzazione dei tessuti provocata dal fumo stesso.
  • Bruxismo: soprattutto in presenza di tessuti parodontali sottili, l’eccessivo sfregamento dei denti genera delle forze non assiali a livello del dente che sfociano spesso, oltre all’usura dei denti ed al rischio di frattura, in un abbassamento delle gengive.

La Terapia per le Recessioni Gengivali

Il trattamento delle recessioni gengivali richiede innanzitutto di individuare la causa scatenante ed eliminarla, in modo da arrestare la progressione della patologia o almeno ridurne gli effetti dannosi. Ovviamente il risultato del trattamento dipenderà da diversi fattori, in primis l’entità della recessione gengivale e soprattutto le tempistiche di intervento: prima viene diagnosticata prima si potrà istaurare il corretto trattamento con conseguente migliore prognosi a lungo termine per gli elementi dentali coinvolti.

Se le gengive si sono ritirate per una scorretta igiene orale domiciliare, sia essa legata ad una scarsa igiene o ad un eccessivo spazzolamento, è necessario modificare le abitudini scorrette del paziente attraverso una seduta con l’igienista dentale che elimini le problematiche che hanno portato alla recessione gengivale ma soprattutto istruisca il paziente e fornisca a lui tutte le informazioni necessarie e gli strumenti per una corretta igiene della bocca. In presenza di malattia parodontale si renderà invece necessario un percorso di cura con l’odontoiatra e l’igienista dentale, attraverso sedute di detartarasi e levigatura radicolare il cui obiettivo è quello di eliminare lo stato di infiammazione cronica dei tessuti parodontali ed arrestare così la progressione della malattia parodontale: gegnive sane e stabili tendono ad aderire maggiormente alla radice del dente.

 

Tac Conebeam 3d dentista

Qualora le recessioni gengivali siano dovute a lavori odontoiatrici incongrui sarà necessario rimuovere i precedenti manufatti e procedere con l’esecuzione di nuove otturazioni o corone protesiche che rispettino la salute dei tessuti gengivali; in presenza invece di recessioni dovute a protesi mobili sarà sicuramente utile procedere al controllo e migliorare la stabilità delle stesse.

Nei pazienti bruxisti si può valutare invece la realizzazione e l’utilizzo di un bite gnatologico, dipositivo individualizzato che, oltre agli altri innumerevoli benefici a livello delle arcate dentarie e delle articolazioni, funge da vera  e propria protezione nei confronti dei cari masticatori eccessivi, contribuendo a migliorare la stabilità e la salute dei tessuti gengivali.

Sembra doveroso sottolineare come le recessioni provocate da piercing richiedono tassativamente di rimuovere il piercing stesso; purtroppo capita sovente di vedere lesioni importanti ai tessuti duri e molli della bocca, spesso anche compromettenti, dovute al piercing.

Il trattamento dell’ipersensibilità dentale dovuto alla presenza di recessioni può avvalersi dell’utilizzo di prodotti con funzione protettiva che vengono applicati sulla superficie radicolare esposta  e/o di dentifrici specifici medicati:  tali trattamenti sono però da considerarsi di efficacia limitata e comunque di breve durata, sicuramente non completamente risolutivi.

Per ottenere benefici molto più importanti si rende necessario intervenire, dove e quando possibile, per ripristinare la corretta posizione e anatomia gengivale: le numerose tecniche di chirurgia mucogengivale (innesti gengivali e lembi di riposizionamento) permettono di ripristinare gli spessori e la corretta architettura dei tessuti gengivali, in molti casi garantendo la restitutio ad integrum dei tessuti stessi.

 

Come per tutte le patologie la “cura” migliore è sempre la prevenzione o quanto meno la diagnosi precoce; proprio per questo, soprattutto se si hanno dubbi sulle corrette manovre di igiene orale domiciliare o i sintomi inziali sopra descritti, è opportuno sottoporsi a controlli periodici regolari con l’odontoiatra e l’igienista dentale per verificare lo stato di salute della bocca.

Dr. Marco Cappello
Odontoiatria

Dott Cappello Dentista a Varese
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